Istanbul è una di quelle città per le quali il tempo non sembra mai abbastanza, almeno per quanto mi riguarda. Si ha l’impressione che le innumerevoli cose da vedere, visitare ed ammirare non finiscano mai sulla propria lista; ogni angolo della città nasconde particolari che solo girandola con calma possono essere colti. Un esempio banale è perdersi tra le vie a negozi monotematici: la via in cui i negozi vendono ed espongono solo abiti da sposa, le vie delle ferramenta, le vie dei negozi di casalinghi e così via… Quattro o cinque giorni sarebbero l’ideale a mio avviso, certo è che a volte i viaggiatori possono trovarsi a corto di tempo, magari per sfruttare un semplice scalo favorevole e allora eccovi servita questa mini guida, per focalizzare l’attenzione di sole 48 ore di permanenza. Parola d’ordine è camminare. Tanto. E a passo spedito. Se decidete di abbinare la visita di Istanbul ad un giro in Cappadocia, trovate le informazioni qui.

Se il tempo a disposizione è poco la soluzione ideale per sfruttarlo tutto è scegliere un hotel super strategico come posizione, centrale e comodo. Una zona che ben si presta a tutto questo è il quartiere di Sultanahmet, dove, senza l’aiuto di mezzi, potrete raggiungere tutte le principali attrazioni in pochi minuti. Tendendo come base il vostro alloggio, idealmente le cose da non perdere sono divise per zone:

 

  1. Basilica di Santa Sofia, nata come chiesa ortodossa, convertita a cattolica in un primo momento e a moschea successivamente, fino alla sconsacrazione. Questa basilica bizantina non può assolutamente essere omessa se si visita Istanbul. Le code, talvolta lunghe, sono piuttosto scorrevoli. (ingresso 10 euro).

2.  Moschea Blu, nota non tanto per essere la più grande, l’imponente luogo di culto dove oltre a togliervi le scarpe saranno forniti veli e copricapo alle donne che ne sono sprovviste, risale al 1600 e al suo interno la cupola di colore blu acceso vi lascerà a naso all’insu’ per parecchio tempo.

3.  La Cisterna, ovvero la più grande cisterna sotterranea esistente, ad oggi non in funzione, con origini nel 500. La Cisterna apre alle 9 e la visita è piuttosto veloce; le code sono meno intense rispetto alle altre attrazioni circostanti. Anche qui l’ingresso costa 10 euro.

4.  Palazzo Topkapi, centro amministrativo e residenza di ben 26 dei 36 sultani dell’impero ottomano, la cui costruzione risale al 1466: la visita è meno rapida dei primi due punti di interesse, soprattutto se volete accedere anche al museo archeologico al suo interno e soprattutto soffermarvi nel famoso harem. In tal caso il tempo a disposizione per i monumenti sarà terminato per la prima giornata. (Ingresso 10 euro). Attenzione: è chiuso il martedì!

5. Il Quartiere di Eminonu per chiudere la prima giornata sarà perfetto per ristorarvi in uno dei localini dalle mille luci e musica a volontà. I mercatini circostanti vi permetterano di dedicarvi anche allo shopping di prodotti tipici nel mentre!

6. Il Grand Bazar apre la seconda giornata a vostra disposizione, se lo raggiungete presto al mattino non sarà per nulla affollato, anzi, troverete qualche negoziante che ancora pulisce il proprio spazio espositivo in tutta tranquillità La concentrazione più grossa di venditori di ogni merce si trova qui: parola d’ordine è contrattare; se non lo fate, i venditori non saranno soddisfatti di voi come clienti! Idealmente diviso in aree, ognuna di esse espone i propri prodotti: giacche in pelle, ceramiche, tessili e quant’altro, con una scelta e varietà locali veramente inimmaginabile.

7.  Il Bazar delle Spezie: poco lontano dal primo bazar è raggiungibile con una passeggiata di circa 15 minuti, passando attraverso bancarelle di mercato locale esterne, talvolta anche di merce visibilmente contraffatta. Il Bazar delle spezie, conosciuto anche come Bazar Egiziano, è più piccolo del Grand Bazar, ma molto più colorato: spezie, thè, frutta secca e prodotti tipici vengono offerti ai clienti con assaggi e degustazioni. L’atmosfera conviviale e l’esplosione di colori di questi spazi espositivi vi colpiranno certamente.

8.  La Moschea di Solimano si trova poco lontano dal Bazar delle Spezie, camminando per circa 10 minuti (ovviamente solo in teoria, perchè il tempo di percorrenza aumenterà a seconda di quanto vi soffermerete trasportati dai vicoli pieni di bancarelle, con cibo e merci varie!). La visita è libera e piuttosto veloce, anche se, per quanto mi riguarda, questo luogo di culto mi ha colpito molto di più per posizione e imponenza, rispetto alla Moschea Blu.

9.  La Torre di Galata è un’altra imperdibile tappa della città da raggiungere con una passeggiata sul ponte del Bosforo. La Torre in pietra di epoca medievale venne costruita dai genovesi nel 1348 con un’altezza di 67 metri ed è possbile salirci entro le ore 20.

10.  Proseguite poi verso Piazza Taksim, camminando sulla Istiklal Street, con i suoi mille negozi, per lo più aperti anche in serata e tutti i suoi profumi. Addentratevi nei vicoli ricchi di ristoranti di specialità locali e frequentati da gente del posto: non ve ne pentirete!

Se il tempo a disposizione e il vostro budget ve lo consente potete chiudere una delle volstre giornate con un tipico Hammam, il tipico bagno termale turco per conseguire la “purezza”. Ci sono diversi centri Hammam in tutta Istanbul, con diverse fasce di prezzo, ma il costo in genere è intorno ai 50 euro per persona.

Consigli pratici: quello che possiamo consigliarvi è di girare senza fretta, ma allo stesso tempo cercando di sfruttare al meglio tutto il tempo a vostra disposizione. Scarpe comode obbligatorie; una mappa da consultare offline anche! Girare a piedi è il modo migliore per godervi appieno ogni angolo di questa, come di altre città: il vantaggio a Istanbul è notevole, perchè il traffico è uno dei più intensi al mondo e rischiare di perdere tempo prezioso a bordo di un auto o un taxi sarebbe davvero un peccato.

 

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