Quello appena trascorso è stato il weekend di apertura di una bella fetta di mercatini di Natale europei e, dopo due anni di pandemia, ci sentivamo proprio di tornare alle care e vecchie abitudini! Passeggiare tra le bancarelle con una bella tazza di vin brulè caldo tra le mani, con sottofondo di musica natalizia e, ahimè, un bel po’ di folla intorno, ci era mancato! Abbiamo scelto l’Alsazia, per un weekend alla ricerca di regali particolari e scorci da fotografare. La scelta tra i paesini da visitare in questo periodo è davvero difficile, ma una cittadina mette tutti d’accordo: Colmar. La prima curiosità che sveliamo non c’entra nulla coi mercatini: all’ingresso della città si erge una replica della Statua della Libertà americana di circa 10 metri di altezza, sui tombini per le strade c’è la sua effigie e ci chiediamo “perchè”? In quanto “malati degli States”, ci informiamo subito ed ecco svelato il mistero: l’autore, insieme ad Eiffel, della statua originale, Bartholdi, nacque proprio a Colmar e per celebrare i 100 anni dalla sua morte, la città ha deciso di rendergli omaggio così. La città ospita anche il Musee Bartholdi a lui dedicato, che però non abbiamo visitato, vista la tanta carne al fuoco del weekend.

Dopo la prima curiosità, il primo consiglio pratico: un hotel che sia dotato di parcheggio è una priorità assoluta in un paese dove un posto auto è merce rara e potrebbe rovinarvi letteralmente la vacanza.
Secondo consiglio: nei weekend del periodo prenatalizio e quindi durante i mercatini, il centro va visitato nelle prime ore del giorno, per godere appieno di tutti gli scorci pittoreschi che ha da offrire; cosa che, nelle ore di punta della giornata tra il brulicare di persone, diventa molto difficile.
Casette tralicciate, decorazioni sfarzose e orsacchiotti penzoloni dalle finestre, in un’atmosfera che raramente abbiamo trovato altrove.
La Collegiata di San Martino, la chiesa principale della città, vale la pena di essere visitata; la Casa delle Teste, chiamata così per le numerose “teste” scolpite sulla sua facciata è uno degli edifici da immortalare e uno dei più particolari visti: questi sono solo alcuni degli spunti fotografici che il centro offre ai turisti. 
Ma il simbolo della città, presente su ogni guida, è sicuramente Casa Pfister, dal nome della famiglia che ci abitò in passato: questo edificio all’imbocco della strada dei commercianti di Colmar è sempre molto gettonato per gli scatti dei passanti per la sua particolarità architettonica.
Il centro storico, ma soprattutto i mercatini, sono davvero caotici, soprattutto nel pomeriggio, quindi se riuscite a organizzarvi per curiosare tra le bancarelle intorno all’orario di apertura (le 10), tutto sarà più piacevole. Le bancarelle sono aperte nei giorni dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 20 e dal lunedì al giovedì dalle 11 alle 19.
Imboccate la Grand Rue, proseguite in direzione della Vecchia Dogana e seguite le casette in legno in ogni piazzetta o slargo della città: gli artigiani che ogni anno espongono qui sono moltissimi. Per chi non ama i mercatini e preferisce l’arte, il Museo Unterlinden, uno dei più visitati di tutta la Francia, è una valida alternativa per aspettare le mogli disperse tra le bancarelle!
Preferite lo street food dei mercatini, clima permettendo, ai ristoranti: l’affluenza di gente garantisce prodotti sempre freschi e davvero ben cucinati; se volete assaggiare qualcosa di tipico, buttatevi nella mischia. In alternativa, o in caso di mal tempo, un’ottima soluzione per piatti tipici a cifre accessibili è il Mercato Coperto cittadino, che si trova nella zona della Piccola Venezia. Questo bellissimo quartiere è così chiamato per i canali che lo attraversano, suggestivo sia di giorno che di notte, con le luci del Natale riflesse nell’acqua.
Ricordate sempre che il bicchiere o la tazza in cui vi servono il vin brulè è in “affitto”: una tazza vi costerà 5 euro, ma 2 vi verranno restituiti quando riporterete la tazza per il riutilizzo. Un metodo diffuso in quasi tutti i mercatini dal Trentino in su.
 
E se dopo aver passato un weekend qui, non siete ancora sazi di mercatini, allora potete costruire un itinerario fino a Strasburgo, scendendo poi sulla Via Alsaziana dei vini, fino a Riquewihr ed Eguisheim

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