Per l’Inghilterra si sa, abbiamo un debole, anche se a volte il clima mette a dura prova i nervi dei turisti…eheheh!! Ma il Regno Unito non è solo Londra, quindi abbiamo deciso di trascorrere un weekend in una città giovane e dinamica come Manchester, incrociando le dita per il meteo! Ebbene sì, stavolta la pioggia l’abbiamo lasciata a Milano e quindi anche il k-way richiudibile è rimasto nello zaino. Cerchiamo di rispondere alla domanda nel titolo in questo articolo!

I voli per Manchester da Milano sono generalmente convenienti, Easyjet e Ryanair sono senza dubbio le due compagnie di riferimento per strappare il prezzo migliore; per quanto riguarda invece le sistemazioni è bene tenere presente che gli hotel e b&b piuttosto centrali non sono affatto economici e la cosa migliore è prenotare con un po’ di anticipo. Nel nostro caso abbiamo optato per una soluzione a 10 minuti a piedi da St. Peter’s Square in hotel: l’investimento di qualche decina di euro in più per il pernottamento è accettabile in una cittadina dove le maggiori attrazioni sono tutte gratuite o ad offerta! Direttamente dall’aeroporto partono i treni che lo collegano alle due stazioni principali della città: Piccadilly e Victoria. I biglietti si fanno online, oppure ai totem alla stazione dell’aeroporto, tutto molto facile ed intuitivo.

Nella nostra esplorazione della città che ha dato i natali a band come gli Oasis e i The Verve, partiamo dallo storico quartiere di Castlefield, con origini nel XVIII secolo: il suo complesso sistema di canali è la testimonianza della posizione centrale della città di Manchester nell’industria tessile. Il treno che passa sulla sopraelevata e i murales sotto i ponti offrono scorci fotografici davvero affascinanti. Visitarlo al mattino presto è l’ideale per godere appieno l’atmosfera di questo luogo… Riferimenti espliciti agli anni d’oro di Manchester sono presenti al Museo della Scienza e dell’Industria, che si trova proprio in questa zona.


La seconda tappa è stata per noi la John Rylands Library: come avrete capito se avete letto altri nostri articoli, ci piacciono molto le biblioteche e le librerie, soprattutto quelle antiche. Non potevamo tralasciare la visita di questa biblioteca storica, commissionata nel 1890 da Enriqueta Augustina Rylands, in onore del marito, un noto imprenditore tessile di quei tempi. Lo stile gotico vittoriano, tra scalinate e arcate, ricorda quello di una cattedrale; i suoi circa 250.000 volumi l’hanno resa la terza biblioteca accademica più importante di tutto il Regno Unito….insomma non potevamo perdercela! Davvero un luogo suggestivo.


Visto che siamo in tema libri, menzioniamo anche l’altra tappa cittadina a riguardo: la Central Library di St. Peter’s Square. Una sala di lettura, una biblioteca, ma anche un luogo di ritrovo e un centro informativo: relativamente recente (anni 30) e con la particolarità di una sezione interamente dedicata ai musicisti, con spartiti e sale musica. Riconoscerla è semplice: le due iconiche cabine telefoniche rosse davanti all’edificio ve la segnaleranno!



L’Art Gallery Museum è senza dubbio il museo principale della città e vale la pena di essere visitato. A pochi passi dalla piazza principale questo edificio si sviluppa su 3 piani con un’offerta di quasi 25.000 opere d’arte. Anche in questo caso l’ingresso è ad offerta, come spesso accade nei musei britannici.


Una bellissima e lunga passeggiata fino al Northern Quarter è certamente quello che ci vuole dopo musei e biblioteche, perché si sa, Manchester è anche musica! Un quartiere molto vivo, famoso per le viuzze piene zeppe di graffiti, oltre che di localini in cui si ritrovano le persone dopo il lavoro, o nel weekend per una birra. Percorriamo Church Street per arrivarci e sul percorso ci imbattiamo in Affleks, un grande mercato coperto che pare un labirinto, ma che tutte le guide segnalano. Volete qualcosa di strano, particolare e magari inutile? Ecco fatto, lo trovate sicuramente qui! Abbigliamento di vari stili, gadget mai visti, dischi, piercing e paccottiglia varia… potremmo proseguire ad oltranza se non dovessimo mettere un punto all’articolo! In ogni caso, passateci!



Arrivati nel Northern Quarter, oltre ad assistere casualmente ad una gara tra skaters (tostissima!… ndr), il nostro obiettivo è una cena al Makie Mayor. Non si tratta di un pub, né di un ristorante, né di un mercato: eppure ci si ritrova in un luogo che è tutte e tre queste cose messe insieme. Un vecchio mercato della carne, chiuso negli anni 70 e poi ristrutturato, mantenendo intatti elementi strutturali originali: vari stand propongono diverse specialità, dal cibo thai alla pizza, dall’hamburger al pollo fritto… Insomma ci si può sedere ai tavolacci liberi e ordinare quel che si vuole, mettendosi in fila o scegliendo di essere serviti: buona musica e un’atmosfera davvero unica! Se non vi piace il genere, passateci almeno per darci un’occhiata. Ah, dimenticavamo, il cibo è ottimo!


L’altra opzione poco lontana per cibo e shopping insieme è certamente l’Arndale Center, un centro commerciale con una food hall davvero ampia e ricca, ce n’è davvero per tutti i gusti. Molto meno pittoresco rispetto al Makie Mayor, ma anche questo shopping center è da segnare tra i punti di interesse più frequentati della città.
La Cattedrale di Manchester dall’inconfondibile stile gotico si trova invece a Victoria Street ed è la chiesa principale della città; anche qui l’ingresso è gratuito. A pochi passi dalla cattedrale si trovano altri due punti di interesse: il primo è The Old Wellington, il pub più antico della città, con la sua struttura a graticcio cinquecentesca. La folla è la norma qui, poichè chi non si siede a bere una birra, certamente farà almeno un salto per vedere questo pub-istituzione della città, un vero e proprio monumento! Il secondo punto di interesse è il Manchester Football Museum, uno dei pochi musei a pagamento della città (ben 18 sterline per il biglietto!), dipende dai gusti, ma per gli appassionati vale la pena citarlo.

Un altro quartiere segnalato da diverse guide, ma che onestamente non ci ha entusiasmato, è quello della Chinatown. Abbiamo visto diverse Chinatown nelle grandi città del mondo e questa è quella che a parte la porta di ingresso al quartiere, il Chinatown Arch, e la curiosità di ospitare il caffè più piccolo al mondo (Circus Cafè), non ha molto da offrire. I pochi visitatori si concentrano infatti sulla foto-rito di questo piccolo caffè, con una sola stanza e un solo tavolino minuscolo…niente di entusiasmante, ma se vi piace il genere….


Segnaliamo invece la zona pedonale che va da Piccadilly Station a Richmond Street e Canal Street, il Gay Village, che si estende lungo il canale Rochdale: gli animatissimi locali per un aperitivo o per un cocktail dopo cena sono valgono davvero una passeggiata! Tanti i caffè a tema e con animazione, la zona dove l’anima viva e giovane della città spicca di più.

Tema cibo: il numero di ristoranti, tavole calde, pub e fast food è davvero impressionante. Il cibo britannico può piacere o meno, ma la cucina internazionale, così come quella etnica non è davvero un problema a Manchester. Oltre al Makie Mayor o al Arndale Market che abbiamo menzionato sopra, segnaliamo per gli italiani che vanno in astinenza da pizza anche solo per 3 giorni la catena Rudy’s Neapolitan Pizza, davvero una delle più valide provate all’estero. A prezzi onesti, che volete di più?
Quanto tempo occorre per visitare la città? Un paio di giorni al massimo sono sufficienti per fare tutto con molta calma, visitare musei e godersi la città per lo più a piedi, perché le distanze tra i vari punti di interesse sono ragionevoli. La risposta alla domanda del titolo? Per noi è un grande sì. E se vi dicessimo che da Manchester ci sono un paio di gite interessanti da fare in giornata, prendendo un treno o affittando un’auto? Ne parliamo nel prossimo articolo!
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Ciao Massimo, come sempre sei coinvolgente e conciso nella descrizione dei luoghi…
Non ci si annoia mentre si legge il tuo scritto, pieno di particolari…
Grazie, un abbraccio 👋-
Grazie a te! Questi commenti ci fanno sempre un gran piacere… a presto!
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