Eletta nel 1995 patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco, la cittadella arroccata di Sintra è situata nella parte più ad ovest del Portogallo e a soli 40 minuti di treno dalla capitale Lisbona. Vista la vicinanza alla città, se ne avete il tempo e la possibilità, vi consiglio vivamente di dedicare alla visita di questo borgo almeno una giornata.

Dalla stazione centrale di Lisbona Rossio prendete il treno locale per Sintra, al costo di 5 euro a/r, che parte ogni 45/60 minuti a seconda dei giorni. Per quella che è stata la mia esperienza il treno locale, diretto, è puntualissimo. All’arrivo alla stazione di Sintra munitevi di mappe e focalizzatevi su ciò che più vi interessa, tra le tante alternative disponibili. Prendete il bus locale (434) al costo di 6,90 € a/r, oppure un tuk tuk, che vi porti fino a Palacio Pena, il capolinea nonchè il punto più alto della cittadina. Questo monastero, pezzo forte della giornata, venne abbandonato dai monaci nel 1755 a causa del terremoto e successivamente ricostruito nel 1850 per i reali del Portogallo, nell’unione di stile arabeggiante, manuelino e rinascimentale. Preferite la salita al palazzo a piedi, piuttosto che la navetta, per ammirare la bellezza del parco e i fiori dei giardini. Il biglietto di ingresso costa 7,50 € per il parco e accesso alle sole aree esterne/terrazze panoramiche; 14 € per avere accesso anche alle stanze del palazzo. Il mio consiglio è di optare per la seconda alternativa solo se non c’è folla: la visita interna nelle ore di punta è snervante ed inutile, perchè non vedrete nulla. Quindi a meno che non arriviate prestissimo, meglio risparmiare metà del costo del ticket. La parte esterna invece, seppur affollata, è molto gradevole e offre viste magnifiche su tutta la regione. 
 

Scendendo a piedi trovate poi il Castello dos Mouros, edificio che risale all’VIII secolo e il cui biglietto di ingresso costa 8 euro, da dove ammirare Sintra e il Palazzo Pena appena lasciato; il castello è meno scenico del primo palazzo visitato, poichè oggetto di recente ristrutturazione e conseguente perdita di alcuni tratti originari moreschi. Tuttavia la vista appaga i turisti. Riprendendo poi il bus, con la corsa di ritorno già pagata al mattino, scendete a Sintra centro, imbattendovi per primo nel Palacio Naçional, forse l’immagine più conociuta e famosa di Sintra. I suoi due comiglnoli/torri bianchi svettano sulla cittadella e sono presenti su ogni guida turistica del Portogallo. L’edificio del X secolo ha un biglietto di ingresso di 10 euro, ma la maggior parte dei turisti, incluso il sottoscritto, preferisce fotografarlo da fuori. Anche qui, fate delle scelte in base a ciò che vi interessa di più, anche per non appensantire una giornata piena di attrazioni. Ricordate ad esempio che nelle sale del palazzo si trovano tra i più antichi azulejos del Portogallo!

 

La terza tappa della nostra gita fuori porta è raggiungibile a piedi dal centro di Sintra ed è la Quinta de Regaleira, costruita nei primi del 900, ma il terreno meta di villeggiatura dei ricchi già dal 1800. Anche qui il biglietto di ingresso costa 8 euro, ma ne vale davvero la pena. La tenuta si trova all’interno di un parco ricco di grotte, torrette e fontane: immergetevi nel silenzio e nella bellezza di questo polmone verde e ascoltate solo il cinguettio degli uccellini. Camminate senza meta fino a raggiungere il pozzo più iconico e conosciuto, il Poço Iniciatico (Pozzo Iniziatico). Si pensa che questo pozzo non sia stato ideato solo per la semplice raccolta dell’acqua, ma che nasconda significati e simbologie più profonde, legate a riti iniziatici della massoneria; di qui il nome. Scendete gli scalini a chiocciola per ammirare dal basso la luce che penetra nell’antico pozzo, osservate a terra la croce dei Templari, altro elemento che conferma le teorie di cui sopra. Se contate i cerchi concentrici del pozzo sono nove: altra simbologia misteriosa riconduce la forma ai nove gironi infernali danteschi, che portano dalla morte della galleria sottostante, alla rinascita rappresentata dalla luce che arriva dall’alto. Percorrete a piedi la fredda e umida galleria sottostante e raggiungete la cascatella di acqua, davvero tutto molto misterioso e suggestivo! Fermatevi nei giardini fioriti per un pranzo al sacco e poi raggiungete il centro di Sintra, per terminare la vostra giornata. 

 

Poço Iniciatico

Recatevi alla Casa Piriquita per un dolcetto tipico, un pasticcino (queijadas) ripieno di formaggio e zucchero, che onestamente non mi ha fatto impazzire, molto meglio la lisboetas ripiena di crema e mandorle! Una passeggiata tra i tanti negozietti sarà la rilassante chiusura della vostra giornata, a patto che abbiate scarpe comode, visto che i saliscendi cittadini sono numerosi. Se potete, concedetevi una cenetta nei locali fitti dei vicoletti di Sintra.

La queijadas

A mio modesto parere, per essere uno dei borghi più belli d’Europa, l’organizzazione turistica non è delle migliori. In primo luogo perchè una volta scesi dal treno, a meno che non abbiate le idee già molto chiare su cosa vedere, non è semplice scegliere e orientarsi nel caos della stazione, seppur minuscola. Questo perchè vi troverete in una perenne e continua coda: per aspettare il bus, per i tuk tuk, per le biglietterie. Non c’è, oltre alle mappe fornite da un’unico sportellino della stazione, una spiegazione dettagliata di itinerari, di possibili alternative e di ciò che avete la possibilità di fare. All’ingresso di Palazzo Pena ad esempio, le persone si ritrovano in coda aspettando la navetta che le porti in cima, ma nessuno avvisa della possibilità di raggiungere il palazzo con soli dieci minuti di piacevole passeggiata nel parco! All’uscita dal Palazzo nessuno vi dirà che il bus di linea non fa fermate intermedie, se non Sintra centro e la stazione/capolinea. Pertanto il mio consiglio è di arrivare molto presto al mattino e di selezionare ancora prima di arrivare, ciò che vi interessa realmente vedere. Buona gita!

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