In tedesco Romantische Straße, Romatikstrasse, o, italianizzando, La strada dell’amoreun percorso di oltre 350 km attraverso la Baviera che vede alle sommità le due cittadine di Wurzburg e Fussen. Reduci dal weekend autunnale in queste zone della Germania, ripercorriamo per sommi capi il nostro itinerario di 3 giorni pieni. Prima di tutto ci sentiamo di consigliare fortemente un weekend da queste parti nella stagione autunnale, perchè lo spettacolare foliage a cui abbiamo assistito è davvero tra quelli che ricorderemo per sempre. Le strade costeggiate da alberi giallo accesso, sullo sfondo di monti gremiti di pini e alberi rossicci accompagna tutto l’itinerario percorso in auto. Siamo partiti da Vigevano con direzione Wurzburg e, per chi dovesse decidere di organizzarsi con la propria auto dall’Italia rammentiamo che sono necessari sia il bollino verde per attraversare la Svizzera (costo 38,50 €, acquistabile al bar del valico), sia la vignetta per i tratti di autostrade austriache di passaggio (a partire da 9,80€ con validità 10 giorni, disponibile presso i distributori di benzina). Con tutti i documenti a posto, potete partire!

Il punto di partenza del nostro itinerario è stato Wurzburg, città medievale sul fiume Meno che con i suoi palazzi e giardini è tra le più vaste incontrate sul nostro cammino. Tra tutte, le attrazioni cittadine che ci sono piaciute di più sono state il ponte Alte Mainbrücke e i giardini di corte della Residenza di Wurzburg, con il suo inconfondibile stile francese settecentesco. La seconda cittadina toccata dal nostro percorso è stata Rothenburg Ob der Tauber, un vero e proprio gioiellino medievale fortificato della Baviera, dove è Natale tutto l’anno. Sì, avete capito bene: il centro storico è costellato di negozi a tema natalizio, uno su tutti Käthe Wohlfahrt, dove tutti tornano un po’ bambini.

Le case in tipico stile bavarese, coi loro colori pastello e l’orologio-carillon al centro della piazza principale Markplatz sono una cornice perfetta per fotografi e turisti. Una curiosità sul carillon posto sopra quello che una volta era il municipio: il manichino con il boccale in mano è il vecchio borgomastro della città, che salvò la vita ai suoi concittadini durante la Guerra dei Trent’anni, vincendo la sfida lanciata da un generale svedese di bere tre litri di birra tutti d’un fiato. Da allora, ogni giorno, otto volte al giorno, questa leggenda viene ricordata dal carillon allo scoccare delle ore.

Ci siamo poi fermati a Dinkelsbhul, che ci ha stupiti per le sue casette a graticcio ordinate e per la sua cattedrale gotica imponente. La visita di questo paesino è piuttosto veloce, perchè tutti i punti di interesse sono concentrati nel centro storico. Nordlingen è la tappa successiva procedendo verso sud: la cittadella fortificata è circondata da mura percorribili a piedi sul cammino di ronda, un impianto medievale conservato alla perfezione. Ci siamo soffermati poco qui per mancanza di tempo, ma è stata un’ottima base per il pernottamento e una cena in tipico stile bavarese.

Donauwörth ci ha invece accolti la domenica mattina con la sua via principale costeggiata da case color pastello e un’atmosfera molto tranquilla. La Reichstraße è parte integrante della Romatikstrasse, quindi ci passerete per forza, anche se non avete programmato di fermarvi per una sosta. In ogni caso la visita è molto veloce e, salvo particolari interessi personali, percorrere la via principale esaurisce la curiosità dei turisti. La cittadina sulle rive del Danubio vanta uno dei più antichi monasteri dell’ordine Teutonico e la Chiesa di Nostra Signora che purtroppo, causa cerimonia in corso, non abbiamo potuto visitare.

Giungiamo quindi ad una delle chicche del nostro itinerario: Landsberg am Lech. Dimentichiamo per un attimo gli infelici trascorsi della cittadina: divenuta celebre nel 1923 perchè nelle sua carceri fu recluso Hitler e perchè tra queste mura ebbe vita il Mein Kampf, oltre che ricordata per essere sede secondaria del campo di concentramento di Dachau. La torre medievale (Bayertor) mediante cui si ha accesso al centro storico e la piazza del municipio sono solo due tra i punti di interesse che vale la pena di vedere. Quel che però vince su tutto è la vista cittadina dal fiume Lech, attraversando il ponte che collega le due sponde. Le case colorate che si riflettono nel fiume, così come i viali alberati che conducono alla Mutterturm, una torre fiabesca nascosta nel verde urbano, sono gli scorci più suggestivi. Se poi aggiungiamo il foliage al suo apice, potrete capire perchè ci sia piaciuta così tanto.

Raggiungiamo l’ultima tappa della nostra Romantikstrasse, nonchè il punto di interesse che stava all’origine dell’organizzazione del nostro itinerario: Fussen. Forse tra tutte quelle elencate, la più gremita di turisti per la vicinanza al castello di Neuschwanstein e del suo dirimpettaio Hohenschwangau. Il più famoso dei due è certamente il primo: commissionato da Ludovico II di Baviera per estraniarsi dalla città e costruito alla fine del XIX secolo è la maggiore attrazione della zona. Sarà perchè Walt Disney prese spunto proprio da questo castello per disegnare i suoi capolavori (ne riconosciamo la sagoma in Cenerentola, La Bella Addormentata nel bosco e tanti altri), sarà perchè avvolto nel mistero del bosco che lo circonda, o per l’imponenza della sua posizione, ma davvero la folla di turisti qui si fa sentire. Il grande parcheggio limitrofo al villaggio è ben segnalato e visibile, costa 5 euro al giorno ed è circondato da ogni sorta di servizio, dal centro informazioni turistiche, ai bar tavole calde. L’ingresso ad entrambi i castelli va necessariamente prenotato: il sito di rfierimento è il medesimo https://www.hohenschwangau.de/en/tours-tickets/official-tickets .

Il tragitto per raggiungere il castello di Neuschwanstein può essere percorso a piedi o in navetta, cosa che abbiamo evitato in questo periodo particolare; in ogni caso la camminata in salita è poco impegnativa e molto piacevole, con una durata di circa 20 minuti. Se oltre a visitare il castello volete raggiungere dei punti panoramici per scattare delle foto pazzesche, spingetevi oltre, fino a raggiungere il Panoramablick Schwangau e il ponte Marienbruke: entrambi immersi nella boscaglia con viste davvero mozzafiato!

 

Il centro di Fussen vive un po’ di luce riflessa rispetto alle attrazioni circostanti, ragion per cui il suo centro storico e il castello Hohes Schloss sono molto meno accattivanti per i visitatori. Come base per visitare la zona e per il pernottamento, oltre al centro di Fussen, è possibile optare come alternativa Hopfen Am See, a circa 5 km. Una sorta di concentrazione di camping, hotel,servizi e ristoranti che costeggiano il lago, molto pittoresco. Il lungolago offre spunti molto piacevoli per una passeggiata al tramonto, completamente immersi nella natura, oppure per una corsetta mattutina.   

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