Quante volte vi siete chiesti dove si trovano le immense distese di lavanda fotografate e riprese su tutti i social in estate? Io tantissime e, oltre ai campi bellissimi che abbiamo anche in Italia, ho scoperto che il più gettonato si trovava a Valensole, in Provenza; quindi mi sono deciso ad organizzare un weekend per andare a vedere coi miei occhi le mille sfumature di viola tanto agognate! Il periodo perfetto per organizzare un tour della Provenza è certamente tra giugno e luglio, quando la fioritura dei campi di lavanda di questo territorio è al massimo della sua espressione.

Valensole è una piccola cittadina nel cuore della Provenza famosa per il suo Plateau, ovvero l’immensa distesa (più di 10mila ettari) di campi coltivati a lavanda, alternata a grano e girasoli: insomma un colpo d’occhio pazzesco per le migliaia di turisti che li affollano.

Innanzitutto vediamo come organizzare un breve soggiorno senza spendere un capitale: come in ogni vacanza, dormire in centro città o nei pressi del punto di interesse maggiore è sconsigliato, perchè i prezzi sono più alti. Come base noi abbiamo scelto Manosque, a circa 12 km di distanza da Valensole e dai suoi campi colorati. Le sistemazioni sono per tutte le tasche, dal bed and breakfast alle classiche catene di hotel. Di seguito percorriamo passo passo quelli che sono stati per noi gli scenari migliori, premesso che tutti i paesaggi attraversati meritano, ognugno per le sue particolarità, una sosta.

 

Percorrendo la D6 da ovest (route de Manosque) in direzione Valensole il primo campo da fotografare si trova alla vostra sinistra (punto blu), facilmente individuabile per i cartelli ed il punto vendita del produttore locale Algenvin: da un lato una distesa viola di lavanda profumatissima, dall’altro una gialla di girasoli. Cercate di lasciare l’auto negli appositi spiazzi e parcheggi, poichè la polizia stradale è piuttosto rigida e le macchine lasciate  a bordo strada vengono subito sanzionate; inoltre trattandosi di strade con numerose curve, parcheggiare correttamente mette al sicuro tutti i turisti.

Questo primo campo, oltre ad essere cromaticamente inconfondibile, presenta anche nella parte che confina con il punto vendita per capirci, i riconoscibilissimi due alberi sullo sfondo, quante volte li abbiamo visti su Instagram? Nella foto sopra vedete la versione con la luce del giorno, in quella sotto la versione al tramonto, per noi indimenticabile sia per le sfumature blu che i fiori assumono a quest’ora, sia per l’atmosfera!

Il secondo punto in cui fermarvi per i vostri scatti è al primo bivio che incontrerete tra la D6 e la D6A (in direzione D15): una vallata verde e gialla popolata da tantissimi balloni di fieno, costeggiata da ulivi: davvero fotogenica! (punto verde)

Una volta scattate le prime foto è il momento di dedicarsi allo shopping dai produttori locali: olio essenziale di lavanda, lavanda in sacchettini per i cassetti, sapone, miele e diffusori in quantità industriali vi daranno l’imbarazzo della scelta!

Proseguendo sulla D6 arriviamo finalmente nella cittadina di Valensole, un piccolo borgo di circa 2500 abitanti, contraddistinto da una fontanella nel centro, un antico lavatoio e costeggiata di negozietti e ristoranti. Anche qui i parcheggi non mancano, sono per lo più gratuiti e il piccolo paese si gira comodamente e velocemente a piedi. Il profumo che pervade le sue strade è piacevolissimo: lavanda ovunque! La Provenza è anche territorio di vigneti e di distillerie: proprio a Valensole potrete degustare alcune delle specialità locali.

Usciti dalla cittadina, dove tornare in serata, magari per cena, proseguite in direzione D8 e dopo poco più di 3km troverete alla vostra sinistra una stradina sterrata, deserta: imboccatela in auto o a piedi e raggiungete la suggestiva casetta abbandonata con un pino al fianco (punto giallo). Molto meno conosciuta e in quasi totale assenza di turisti questa location da copertina ci ha molto impressionati!

Rimettendovi in marcia sulla D8, proseguite fino all’incrocio con la D153, dove si trova uno dei campi più estesi in assoluto: il campo è stato addirittura recintato, a causa dei troppi turisti e set fotografici improvvisati a cui i proprietari dovevano far fronte durante il loro normale lavoro di coltivazione. La casetta diroccata che si trova al centro del campo e i campi di grano retrostanti offrono uno scenario davvero unico (punto rosso).

Sfumature di lilla e viola a perdita d’occhio vi faranno rimanere a bocca aperta. Spesso la maleducazione di alcuni turisti porta a questi risultati: recinzioni e divieti per tutti. Personalmente consiglio di non strappare rametti di lavanda (la vendono comodamente nei negozi e chioschetti a cifre ragionevolissime); non calpestare i fiori ed usare le vie di fuga sterrate per spostarsi tra i filari; non disturbare le miriadi di api che volano sui fiori, (state tranquilli non vi morderanno).

Quando andare: tra giugno e luglio, previa consultazione del calendario delle feste della lavanda annuale. Ogni paese ha la propria data stabilita per la festa, sicchè la semina, la fioritura e di conseguenza il taglio della lavanda non è mai previsto con gli stessi tempi nei vari paesini.

Per gli appassionati di fotografia (non solo di Instagram!) : sicuramente serve una lente grandangolare (io ho usato Tokina 11/16) per immortalare le distese immense di fiori , un teleobiettivo 18/140 per  catturare i dettagli, un trappiedi e un filtro nd da utilizzare quando il sole è basso.

Cosa non dimenticare: la crema solare e degli abiti freschi, perchè nelle ore centrali del giorno le temperature possono diventare proibitive.

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2 Commenti

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    Bellissimo articolo . Semplice ma veramente d’impatto .. mi sa che iniziò a seguirti . Almeno viaggio insieme a te 😉 tra scatti e racconti

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      Grazie Simona, siamo contenti che ti sia piaciuto, e speriamo che possa esserti utile in futuro. Ciao 🙂

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