Che piaccia o no è il passaggio obbligato quando si organizza un viaggio in Giappone, ma la domanda è: quanti giorni occorrono per visitare Tokyo?
Ovviamente non esiste una risposta precisa, come sempre il tutto è soggettivo. Diciamo che un numero di giorni compreso tra 3 e 6, a seconda degli interessi, sono necessari. L’ideale è come al solito riuscire a dividere idealmente la città in zone di interesse e sfruttare al massimo i giorni di permanenza. In questo articolo non vogliamo come sempre fornire un elenco esaustivo di tutto quel che ci sarebbe da vedere in città, ma le principali tappe per una “prima volta” a Tokyo.
Innanzitutto individuiamo le zone strategiche dove alloggiare. Scordatevi la massima “dormiamo vicino al centro per avere tutto a portata di mano”: tra un punto di interesse e l’altro della città ci sono 13km, ogni quartiere è un “centro” a sé. Noi abbiamo scelto Asakusa, un connubio perfetto tra punti di interesse, vicoli pieni di taverne tipiche e angoli più tranquilli. Se invece preferite immergervi subito nel caos cittadino Shibuya o Shinjuku fanno al caso vostro.
Come muoversi: per spostarvi, inutile ribadirlo, serve la metropolitana. Nonostante questo camminerete come pazzi, ma usarla è necessario. Mai come in questa città abbiamo dovuto rinunciare alla nostra convinzione di dover evitare il più possibile i mezzi: Tokyo è grande, dispersiva e sotto la città c’è un mondo a parte, dove per imparare a muoversi servono almeno i primi due giorni di vacanza! Per i biglietti della metro avete due opzioni: acquistare al combini store una carta ricaricabile (Pasmo o Suica) e obliterare quella ad ogni passaggio metro (vi verrà scalato dal saldo l’importo di quella tratta), oppure acquistare i biglietti singoli della corsa alle macchinette delle varie fermate. In questo secondo caso ci sono due regole da tenere presente: si paga cash e il biglietto va fatto appena prima di entrare, alla macchinetta di quella fermata, per calcolare esattamente il costo della tratta. Fate attenzione!
Una volta sistemati in hotel e attrezzati di carta ricaricabile, siete pronti per esplorare la città.
Partiamo dalla prima zona, che identifichiamo con i quartieri di Asakusa e Ueno, le cose da non perdere sono sicuramente:
– il tempio Senso-ji, che abbiamo trovato più suggestivo la sera, nella sua tranquillità, rispetto al caos della mattina. I vicoli che conducono al tempio e la Nakamise-doori, con tutte le sue botteghe di artigianato tipico, si riempiono di persone, ma vale la pena immergersi nella folla! Tenete presente che Tokyo, da sola, conta circa 1500 templi, tra scintoisti e buddhisti, quindi per individuare quelli che vi interessano potete seguire le classiche guide, come la nostra, oppure cercare quello che da veri appassionati accende la vostra curiosità.
– la Tokyo Skytree Tower: anche se non volete o non avete tempo di salirci, una foto alle luci della torre cittadina è un obbligo durante la visita di Tokyo;
– il parco di Ueno, il primo che abbiamo visitato durante la nostra permanenza e che ci ha colpiti per il contrasto tra i curatissimi giardini giapponesi, che ci riportavano in un’altra epoca e i grattacieli che svettano tutto intorno. Lo spettacolo di questo parco pare sia garantito durante in periodo della fioritura dei ciliegi (hanami) in primavera, ma nel nostro caso, viaggiando in estate, ci siamo accontentati di una sosta all’ombra degli alberi per ripararci dal sole! Intorno a questo parco ruotano anche i maggiori musei della città: il Tokyo National Museum, il Museo delle arti occidentali e il Museo della scienza. A voi la scelta!
– l’Ameyoco Market: un mercato che di giorno offre ai turisti una scelta amplissima per lo shopping e di sera diventa un cuore pulsante di locande tipiche e street food. Davvero un agglomerato di “qualunque cosa” difficilmente reperibile altrove.
Il secondo quartiere non ha bisogno di presentazioni e più’ di mezza giornata va sicuramente dedicata ad esplorare Akihabara. Forse uno dei più rappresentativi della città, il più famoso per originalità, avanguardia e bizzarrie. Tra cosplay, negozi multipiano di elettronica, caffetterie a tema, sale interamente dedicate ai videogiochi, questa zona costituisce una vera e propria città nella città. Se poi siete anche appassionati del genere, non dobbiamo spiegarvi nulla. Impressionante e sicuramente da vedere il numero di persone e impiegati che dopo il lavoro frequentano le sale pachinko, così come i giochi di carte che solitamente si svolgono agli ultimi piani dei negozi specializzati.
–Ginza e Roppongi: in queste zone l’Hamariku Gardens e le salette da the al suo interno sono una meraviglia verde all’interno della città, che non potete proprio perdervi. La tappa obbligata tra queste zone è certamente il mercato del pesce di Tsukiji, dove arrivare molto presto al mattino non è necessario, in quanto l’arrivo del pesce e le procedure di taglio/allestimento e preparazione non sono più accessibili ai turisti. Meglio quindi sfruttare il passaggio da qui per la pausa pranzo, per degustare qualcosa di unico!
I moltissimi negozi di Ginza, non solo grandi firme, ma anche unicità tutte giapponesi, (per citarne solo una, la cartoleria di 8 piani Itoya!) sono lo spunto per una bella passeggiata fino al palazzo imperiale, circondato da un bellissimo parco e dal verde cittadino.
-Shinjuku: anche questo quartiere offre diversi scenari a seconda dell’orario della giornata in cui lo si visita. La zona di Kabukicho ad esempio, deserta la mattina, è il centro pulsante della vita notturna coi suoi tantissimi ristoranti, locali con musica dal vivo e night club.
I vicoli di Golden Gai, con le loro tavernette in miniatura (capienza massima dalle 5 alle 10 persone!), sono tassativamente da visitare nelle ore serali per avere un’idea di quello che rappresenta per i giapponesi il ritrovo a bere qualcosa.
Il parco di Gyoen e la zona dei negozi invece sono l’ideale per il pomeriggio tra shopping e relax. Per gli appassionati di fotografia qui si trova il centro Map Camera, famosissimo per l’attrezzatura fotografica usata ad ottimi prezzi.
-Shibuya: poche presentazioni anche per questo quartiere che ospita l’incrocio più trafficato al mondo (dove si stima che attraversino le strisce pedonali un migliaio di persone alla volta!). Ci si arriva percorrendo a piedi il viale alberato di Yoyogi Koen, parco del Meijii Jingu, il santuario scintoista più grande di Tokyo; ci si ferma poi a Takeshita Street per curiosare tra i mille negozi di stupidaggini, circondati da cartoni animati e infine si passeggia per Jingumae, la zona delle boutique più belle, dei caffè più moderni per una sosta o per un brunch. Ma l’attrazione più famosa rimane quella delle strisce pedonali battutissime, viste dall’alto dai tavolini di Starbucks o dall’osservatorio Scramble Square (prenotate la salita con molto anticipo!)
La foto con la statua del cane Hachiko, una capatina al negozio di manga da collezionisti Mandarake e la visita di uno dei tanti store a tema, come quello di Nintendo, completano un programma già fittissimo.
Tokyo è molto utile anche come base per alcune escursioni giornaliere, da fare rigorosamente in treno (sfruttando il JR pass, di cui abbiamo parlato qui), come quella di Nikko, Kamakura e Kawaguchiko (villaggio ai piedi del monte Fuji). Valutate quindi la permanenza in città anche per queste giornate dedicate alle gite fuori porta.
Souvenir e cianfrusaglie: difficile trovare un posto con l’offerta di oggettistica, gingilli più o meno utili, prodotti specifici e paccottiglia come Tokyo. Nei vostri spostamenti in città vi capiterà sicuramente di incontrare punti vendita di queste due catene, dove è obbligatorio fermarsi, anche solo per curiosare. Il primo si chiama Don Quijote, presente ovunque con piani e piani di tutto, ma proprio tutto, per tutto: vi ci perderete, ma troverete un sacco di cose carine per i vostri parenti. Dispersivo sì, ma impossibile uscirne a mani vuote. Il secondo è Daiso, molto più ordinato come store, dove si trovano un sacco di cose carine a prezzi bassissimi: fantastici il reparto cancelleria e quello della cucina. Una dritta? Bacchette da sushi per tutti i vostri amici, ce ne sono davvero di ogni genere e specie.
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